Riassunto della puntata precedente. Il Dr. Ad questa volta ha varcato il segno: ha sfidato il mondo della pubblicità massacrando tutti i testimonial italiani per realizzare lo spot per un caffè colombiano. Per neutralizzarlo, Assocomunicazione gli manda contro un potente e misterioso esorcista.
Sulla porta a vetri del suo ufficio c’è scritto DR. AD – CREATIVE DIVISION. Varcate la soglia. Il Dr. Ad, direttore creativo dell’agenzia Himmler, Goering & Mengele è seduto con le gambe allungate sulla scrivania. Alla sua destra, appoggiato alla parete, c’è un bastone. Non gli serve per camminare: lo usa per sottomettere Cameron, la stagista in piedi alla sua sinistra. Cameron è una copy di belle speranze che ha scelto di fare lo stage in questa agenzia proprio per la presenza del Dr. Ad, il miglior direttore creativo con il peggior carattere in circolazione. Cameron, oltre a essere di belle speranze, è di bella presenza. Indossa una minigonna inguinale che non riesce a nascondere del tutto il suo perizoma. Porta anche un paio di ginocchiere, che non le servono per giocare a pallavolo. Davanti alla scrivania del Dr. Ad. c’è poi un coppia di creativi. Il primo si chiama Chase, è un art director. E’ bello, biondo, ricco e viene da una famiglia dell’alta borghesia. Chase è molto ambizioso, non si farebbe certo scrupoli per fare carriera. Il secondo creativo della coppia si chiama Foreman, è un copy di colore (un negro, direbbe il Dr. Ad.), e si può dire che venga dalla strada, (insomma, non ha studiato al liceo ma ha fatto ragioneria).
Il Dr. Ad sembra più nervoso del solito: rosicchia fra i denti il perizoma di Cameron, mentre quest’ultima cerca di distrarlo dondolando a gambe divaricate sul trapezio. Chase è inappetente: con una zampa si trastulla con i croccantini nella sua ciotola. L’unico impassibile è il dottor Mengele: sta trapiantando il cervello di un babbuino a Foreman. All’improvviso, la porta dell’ufficio viene spalancata da un vento imperioso: sulla soglia appare una figura mistica che tiene le mani giunte e indossa un saio bianco. In testa porta una cosa strana e gonfia, ma solo un osservatore distratto la scambierebbe per un cappuccio. Quella cosa strana, infatti, sono i suoi capelli.
Chase: “La dottoressa Cuddy aveva ragione: l’esorcista è proprio LUI: Gavino Sanna!”
Gavino Sanna: “Dr. Ad, sono qui per lavare tutti i tuoi peccati. Ho lasciato la pubblicità che era piena di famiglie felici e di sani stereotipi, e tu guarda come l’hai ridotta!”
Dr. Ad: “Non mi convertirai, uomo dei buoni sentimenti, Chase attacca!”
Chase con un balzo si avventa contro l’esorcista, ma Gavino Sanna gira il collo di scatto e tramortisce Chase con il suo caschetto.
Gavino Sanna: “Tutto qui quello che riesci a fare contro di me, Dr. Ad?”
Cameron intanto saltà giù dal trapezio e si lecca voluttuosamente le cosce con la lingua. Gavino Sanna estrae dalla tunica un vibratore a coniglietto, lo accende e glielo lancia: “Tieni, creatura lussuriosa, gioca e togliti dalla balle!”
Dr. Mengele: “Ma ki è kvesto kapellone? Vieni kvi ke ti faccio taglio a spazzola kome buon ariano!”
Il Dr. Mengele allunga una mano verso la chioma di Gavino Sanna, ma quest’ultimo gli ferma il braccio. Due forze in eterno contrasto entrano in contatto. Il calore dei buoni sentimenti di Gavino Sanna si scontra contro la gelida freddezza dell’ex nazista. Scariche elettro-statiche illuminano la stanza. Ma alla fine l’esorcista ha la meglio: il calore delle emozioni scioglie la resistenza dell’ex ibernato che evapora in una nube di vapore. Il Dr. Ad ha un leggero moto di stizza, che potrebbe essere interpretato anche per timore. Gavino Sanna fa un passo in avanti, ma prima di affrontarlo si inginocchia davanti a Foreman e gli dà l’estrema unzione.
Dr. Ad: “Allora a noi due, Gavino! Il cinismo post-moderno contro i buoni sentimenti degli anni ottanta!”
Gavino Sanna: “Sì, come dicono i testi sacri, alla fine ne resterà solo uno!”
Dr. Ad: “Mi dici adesso che cazzo c’entra Highlander?”
Gavino Sanna: “Be’, mi sembrava una citazione pertinente, piena di pathos.”
Dr. Ad: “Te lo do io il pathos!”
Gavino Sanna: “Te lo do io il cinismo! Ascolta questa giaculatoria: dove c’è Barilla c’è casa, dove c’è Barilla c’è casa, dove c’è Barilla c’è casa!”
Il Dr. Ad indietreggia e inizia a parlare in lingue sconosciute, tra queste il sardo di Gallura.
Gavino Sanna: “Pensavi di essere invincibile? Ma pagherai l’arroganza del tuo modo di fare comunicazione! Pagherai il tuo ego iper-trofico, la tua presunzione di vincere a Cannes! Pagherai la tua voglia di cambiare sistema e di rinunciare ai testimonial! Quella di oggi è l’atavica battaglia del Bene contro il Male. Sei stato un duro avversario Dr. Ad, ma hai dimenticato uno dei comandamenti più importanti in pubblicità: il Bene ha sempre la meglio. La gente vuole essere felice! E anche i creativi vogliono la felicità, a costo di fare campagne finte e premiarsi fra di loro!”
Dr. Ad: “Maledetto… questo è un colpo basso… le campagne finte no!”
Gavino Sanna infila le mani sotto il saio e tira fuori un librone che mette davanti agli occhi del Dr. Ad: “Ti impongo l’annual dell’ADCI! Rientra nel gregge Dr. Ad!”
Il Dr. Ad è scosso da un tremore epilettico, dopodichè privo di forze cade in ginocchio.
Gavino Sanna: “E ora il colpo finale! Dr. Ad, guarda questa immagine e pentiti! Lascia uscire da te il cinismo e la cattiveria! Convertiti ai buoni sentimenti. Fissa quest’immagine e ti sentirai pervaso da un senso di benessere!
Il Dr. Ad stramazza al suolo e schiuma dalla bocca. Prova a rialzarsi, ma si sente spossato, completamente privo di forze. Prima di perdere i sensi fa in tempo a intravvedere la dottoressa Cuddy che, approfittando della distrazione di Gavino Sanna, si intrufola sotto il suo saio per praticargli una fellatio. Tutto inutile. L’esorcista l’allontana schifato e le dice: no, grazie, sono un’igienista.” Il Dr. Ad ha la vista ormai annebbiata. Riesce solo a cogliere un flebile dialogo: la sua amministratrice delegata che supplica Gavino Sanna di essere clemente: “ma come farà l’agenzia senza il talento creativo del Dr. Ad? Che fine gli farete fare?” E Gavino Sanna che impietoso le risponde: “Dovevate pensarci prima. Lo porterò in un luogo in cui non potrà più nuocere a nessuno.”
Dopodichè il Dr. Ad non sente più niente. Piomba nell’oblio.
Riassunto della puntata precedente. Il Dr. Ad questa volta ha varcato il segno: ha sfidato il mondo della pubblicità massacrando tutti i testimonial italiani per realizzare lo spot per un caffè colombiano. Per neutralizzarlo, Assocomunicazione gli manda contro un potente e misterioso esorcista.
Sulla porta a vetri del suo ufficio c’è scritto DR. AD – CREATIVE DIVISION. Varcate la soglia. Il Dr. Ad, direttore creativo dell’agenzia Himmler, Goering & Mengele è seduto con le gambe allungate sulla scrivania. Alla sua destra, appoggiato alla parete, c’è un bastone. Non gli serve per camminare: lo usa per sottomettere Cameron, la stagista in piedi alla sua sinistra. Cameron è una copy di belle speranze che ha scelto di fare lo stage in questa agenzia proprio per la presenza del Dr. Ad, il miglior direttore creativo con il peggior carattere in circolazione. Cameron, oltre a essere di belle speranze, è di bella presenza. Indossa una minigonna inguinale che non riesce a nascondere del tutto il suo perizoma. Porta anche un paio di ginocchiere, che non le servono per giocare a pallavolo. Davanti alla scrivania del Dr. Ad. c’è poi un coppia di creativi. Il primo si chiama Chase, è un art director. E’ bello, biondo, ricco e viene da una famiglia dell’alta borghesia. Chase è molto ambizioso, non si farebbe certo scrupoli per fare carriera. Il secondo creativo della coppia si chiama Foreman, è un copy di colore (un negro, direbbe il Dr. Ad.), e si può dire che venga dalla strada, (insomma, non ha studiato al liceo ma ha fatto ragioneria).
Il Dr. Ad sembra più nervoso del solito: rosicchia fra i denti il perizoma di Cameron, mentre quest’ultima cerca di distrarlo dondolando a gambe divaricate sul trapezio. Chase è inappetente: con una zampa si trastulla con i croccantini nella sua ciotola. L’unico impassibile è il dottor Mengele: sta trapiantando il cervello di un babbuino a Foreman. All’improvviso, la porta dell’ufficio viene spalancata da un vento imperioso: sulla soglia appare una figura mistica che tiene le mani giunte e indossa un saio bianco. In testa porta una cosa strana e gonfia, ma solo un osservatore distratto la scambierebbe per un cappuccio. Quella cosa strana, infatti, sono i suoi capelli.
Chase: “La dottoressa Cuddy aveva ragione: l’esorcista è proprio LUI: Gavino Sanna!”
Gavino Sanna: “Dr. Ad, sono qui per lavare tutti i tuoi peccati. Ho lasciato la pubblicità che era piena di famiglie felici e di sani stereotipi, e tu guarda come l’hai ridotta!”
Dr. Ad: “Non mi convertirai, uomo dei buoni sentimenti, Chase attacca!”
Chase con un balzo si avventa contro l’esorcista, ma Gavino Sanna gira il collo di scatto e tramortisce Chase con il suo caschetto.
Gavino Sanna: “Tutto qui quello che riesci a fare contro di me, Dr. Ad?”
Cameron intanto saltà giù dal trapezio e si lecca voluttuosamente le cosce con la lingua. Gavino Sanna estrae dalla tunica un vibratore a coniglietto, lo accende e glielo lancia: “Tieni, creatura lussuriosa, gioca e togliti dalla balle!”
Dr. Mengele: “Ma ki è kvesto kapellone? Vieni kvi ke ti faccio taglio a spazzola kome buon ariano!”
Il Dr. Mengele allunga una mano verso la chioma di Gavino Sanna, ma quest’ultimo gli ferma il braccio. Due forze in eterno contrasto entrano in contatto. Il calore dei buoni sentimenti di Gavino Sanna si scontra contro la gelida freddezza dell’ex nazista. Scariche elettro-statiche illuminano la stanza. Ma alla fine l’esorcista ha la meglio: il calore delle emozioni scioglie la resistenza dell’ex ibernato che evapora in una nube di vapore. Il Dr. Ad ha un leggero moto di stizza, che potrebbe essere interpretato anche per timore. Gavino Sanna fa un passo in avanti, ma prima di affrontarlo si inginocchia davanti a Foreman e gli dà l’estrema unzione.
Dr. Ad: “Allora a noi due, Gavino! Il cinismo post-moderno contro i buoni sentimenti degli anni ottanta!”
Gavino Sanna: “Sì, come dicono i testi sacri, alla fine ne resterà solo uno!”
Dr. Ad: “Mi dici adesso che cazzo c’entra Highlander?”
Gavino Sanna: “Be’, mi sembrava una citazione pertinente, piena di pathos.”
Dr. Ad: “Te lo do io il pathos!”
Gavino Sanna: “Te lo do io il cinismo! Ascolta questa giaculatoria: dove c’è Barilla c’è casa, dove c’è Barilla c’è casa, dove c’è Barilla c’è casa!”
Il Dr. Ad indietreggia e inizia a parlare in lingue sconosciute, tra queste il sardo di Gallura.
Gavino Sanna: “Pensavi di essere invincibile? Ma pagherai l’arroganza del tuo modo di fare comunicazione! Pagherai il tuo ego iper-trofico, la tua presunzione di vincere a Cannes! Pagherai la tua voglia di cambiare sistema e di rinunciare ai testimonial! Quella di oggi è l’atavica battaglia del Bene contro il Male. Sei stato un duro avversario Dr. Ad, ma hai dimenticato uno dei comandamenti più importanti in pubblicità: il Bene ha sempre la meglio. La gente vuole essere felice! E anche i creativi vogliono la felicità, a costo di fare campagne finte e premiarsi fra di loro!”
Dr. Ad: “Maledetto… questo è un colpo basso… le campagne finte no!”
Gavino Sanna infila le mani sotto il saio e tira fuori un librone che mette davanti agli occhi del Dr. Ad: “Ti impongo l’annual dell’ADCI! Rientra nel gregge Dr. Ad!”
Il Dr. Ad è scosso da un tremore epilettico, dopodichè privo di forze cade in ginocchio.
Gavino Sanna: “E ora il colpo finale! Dr. Ad, guarda questa immagine e pentiti! Lascia uscire da te il cinismo e la cattiveria! Convertiti ai buoni sentimenti. Fissa quest’immagine e ti sentirai pervaso da un senso di benessere!
Il Dr. Ad stramazza al suolo e schiuma dalla bocca. Prova a rialzarsi, ma si sente spossato, completamente privo di forze. Prima di perdere i sensi fa in tempo a intravvedere la dottoressa Cuddy che, approfittando della distrazione di Gavino Sanna, si intrufola sotto il suo saio per praticargli una fellatio. Tutto inutile. L’esorcista l’allontana schifato e le dice: no, grazie, sono un’igienista.” Il Dr. Ad ha la vista ormai annebbiata. Riesce solo a cogliere un flebile dialogo: la sua amministratrice delegata che supplica Gavino Sanna di essere clemente: “ma come farà l’agenzia senza il talento creativo del Dr. Ad? Che fine gli farete fare?” E Gavino Sanna che impietoso le risponde: “Dovevate pensarci prima. Lo porterò in un luogo in cui non potrà più nuocere a nessuno.”
Dopodichè il Dr. Ad non sente più niente. Piomba nell’oblio.
(FINE SECONDA PARTE – CONTINUA)