Dr. Ad – creative division – stagione uno, 1^ puntata (LA PAURA).

Sulla porta a vetri del suo ufficio c’è scritto DR. AD – CREATIVE DIVISION. Varcate la soglia. Il Dr. Ad, direttore creativo dell’agenzia Himmler, Goering & Mengele è seduto con le gambe allungate sulla scrivania. Alla sua destra, appoggiato alla parete, c’è un bastone. Non gli serve per camminare: lo usa per sottomettere Cameron, la stagista in piedi alla sua sinistra. Cameron è una copy di belle speranze che ha scelto di fare lo stage in questa agenzia proprio per la presenza del Dr. Ad, il miglior direttore creativo con il peggior carattere in circolazione. Cameron, oltre a essere di belle speranze, è di bella presenza. Indossa una minigonna inguinale che non riesce a nascondere del tutto il suo perizoma. Porta anche un paio di ginocchiere, che non le servono per giocare a pallavolo. Davanti alla scrivania del Dr. Ad. c’è poi un coppia di creativi. Il primo si chiama Chase, è un art director. E’ bello, biondo, ricco e viene da una famiglia dell’alta borghesia. Chase è moltoambizioso, non si farebbe certo scrupoli per fare carriera. Il secondo creativo della coppia si chiama Foreman, è un copy di colore (un negro, direbbe il Dr. Ad.), e si può dire che venga dalla strada, (insomma, non ha studiato al liceo ma ha fatto ragioneria).

Le quattro persone nella stanza sono in brainstorming, alle prese con un caso particolarmente difficile. Il Dr. Ad si alza dalla scrivania, prende un pennarello nero e si avvicina alla lavagna dell’ufficio.
Dr. Ad: “Allora cosa abbiamo?”
Cameron: “Un brief per una marca di pannolini.”
Dr. Ad: “Mmmh…”
Chase: “Guardi il grafico: le vendite sono in picchiata!”
Cameron: “Forse dovremmo analizzare il posizionamento… vuole che faccia esaminare le slide di power point?”
Dr. Ad: “Dolcezza, non ti allargare, e poi chi ti ha detto di alzarti? A qualcosa dovranno pure servire quelle ginocchiere…”
Foreman: “Secondo me è un caso disperato.”
Dr. Ad: “Vediamo come il brand ha comunicato in passato… Chase?”
Chase: “Slice of life… tre anni fa ha messo in onda uno spot in cui una famiglia felice inseguiva un bambino che riempiva di escrementi il salotto…
“Slice of life…” dice il Dr. Ad ad alta voce scrivendo la parola sulla lavagna, “poi?”
“Testimonial…” interviene Foreman, “l’anno scorso per il suo spot ha scritturato Dildo, l’orsacchiotto pedofilo…”
Il Dr. Ad continua a scrivere, ma poi si incazza per la frustrazione, strappa ilo perizoma alla stagista e lo usa come cancellino: “Non ci siamo, non ci siamo… qui dobbiamo pensare a qualcosa di rivoluzionario.
Foreman: “Una pubblicità subliminale?”
Il Dr. Ad prende il bastone appoggiato al muro, lo lancia e poi dice: “Corri e riportamelo, negro di merda!” Foreman si mette a piangere, ma ubbidisce.
“Ho trovato,” si illumina il Dr. Ad, “per far vendere di più a questo brand di pannolini bisogna allargare il target: venderemo i pannolini anche ai ragazzini di dieci anni!”

Cameron: “Ma è impossibile!”

Dr. Ad: “Torna giù, da brava.”

Chase: “Però Cameron non ha tutti i torti.”
Dr. Ad: “Nullità che non siete altro, noi faremo il primo spot horror della storia della pubblicità. Partirà come un cartone animato… prendiamone uno di quelli che piacciono ai bambini… ecco sì, compriamo i diritti dell’Era Glaciale… facciamo sì che si divertano, si rilassino…poi a metà del cartone inseriamo qualcosa di davvero spaventoso… vedrete che se la faranno addosso anche i bambini più grandi…”
Foreman: “Geniale, ma cosa potremmo mettere di così spaventoso?”
Chase: Il trailer di uno degli ultimi film di Dario Argento?”
Dr. Ad: “Mmmh… Dario Argento ormai fa cagare ai grandi… ai bambini non credo che faccia nessun effetto… no, potremmo introdurre la scena di due genitori che vengono picchiati e stuprati da una banda di ultrà… come in Arancia Meccanica… così c’è anche la citazione dotta per vincere qualche premio…”
Cameron: “ma tutto ciò non è immorale?”
Il Dr. Ad imbavaglia la stagista con il suo perizoma, dopodichè si rivolge alla coppia di creativi: “Ora andate a presentare la proposta creativa… io intanto resto qui a sollazzarmi con la stagista… lo sapete infatti che sono misantropo… che odio i clienti… che non li voglio vedere!”
Passa meno di un minuto che dalla porta dell’ufficio del Dr. Ad si affaccia la dott.ssa Cuddy, l’amministratore delegato dell’agenzia: “Gregory, ho saputo quello che vuoi fare per lo spot dei pannolini!”
Dr. Ad: “Chi è lo stronzo che ti ha fatto la spia?”
“Un uccellino,” dice la dott.ssa Cuddy sghignazzando.
“Un uccellone vorrai dire!” la gela il Dr. Ad facendola diventare paonazza dall’imbarazzo.
“Insomma, non importa chi me l’ha detto… ciò che importa è che quello che vuoi fare è folle…”
Dr. Ad: “Folle? Credevo che il cliente volesse vendere…”
Dott.ssa Cuddy: “Ma lo sai quanto ci costeranno i diritti dell’Era Glaciale? Per non parlare quelli di Arancia Meccanica… no, se vuoi che ti appoggi questa volta mi devi venire incontro…”
Dr. Ad: “So cosa vuoi, ma non mi abbasserò mai a fare il below the line…”
Dott.ssa Cuddy: “Gregory, le agenzie di pubblicità vivono anche grazie al below the line… se vuoi fare lo spot dei pannolini con l’Era Glaciale e Arancia Meccanica, prima mi fai un sales folder per questo brand di telefonia.”
Il Dr. Ad annuisce e si arrende, dopodichè si alza dalla scrivania ed esce dalla porta. S’incammina lungo il corridoio con il solito passo claudicante, ma non perché è zoppo, solo perché, come sempre, alla sua gamba destra è aggrappata la stagista in ginocchio.

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