Mobile retail.

Ci definiscono creativi, termine improprio, e noi stessi definiamo creativi alcuni progetti che sono nella migliore delle ipotesi originali, e manieristi nella peggiore.

La vera creatività, almeno secondo me, è trovare idee semplici e utili che risolvano un problema o creino nuove opportunità. Il progetto Adidas Window Shopping è una di queste idee.

Per la sua linea giovanile, NEO, Adidas ha realizzato una vetrina interattiva nel suo negozio di Nurnberg: un test pilota partito nel settembre 2012 e durato 6 settimane.

Il pubblico di NEO era particolarmente adatto per l’esperimento: un target molto giovane, digital native e fanatico dei social network. Nonostante questo chi ha sviluppa il progetto, TBWA\Helsinki, ha pensato a una fruizione comoda e semplice: niente app da scaricare né QR codes da scansionare, per interagire con la vetrina bastava caricare un url nel proprio smartphone.

Antesignano di Adidas Windows Shopping è un progetto del 2011 che a me è piaciuto molto e che, guarda caso, ha vinto in quell’anno il Cannes Lions Grand Prix nella categoria Media. Sto parlando di Homeplus Subway Virtual Store di Tesco ideato da Cheil Worldwide Seoul.

Anche quest’ultimo progetto è semplice quanto rivoluzionario. Partendo dal presupposto che i sud coreani passano tantissimo tempo in ufficio e tornano a casa quando i negozi sono chiusi, Tesco ha creato un negozio virtuale nel metro. Bastava scansionare il QR code del prodotto di riferimento per comprarlo e farselo recapitare a casa mentre si tornava dall’ufficio.

Due progetti simili che dimostrano come la tecnologia oggi ci permetta di rivoluzionare anche il retail cambiando la fruizione di cose che giudicavamo immutabili, come una vetrina e un supermercato.

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